RESTO AL SUD 2.0

Il decreto Coesione approvato in Consiglio dei ministri contiene incentivi per l’autoimpiego. L’art. 18, del citato decreto, istituisce la nuova iniziativa denominata “Resto al SUD 2.0”.

Agevolazioni

Le agevolazioni previste sono fruibili in via alternativa tra le seguenti:
a. voucher di avvio non soggetto a rimborso utilizzabile per acquisto di beni, strumenti e servizi di euro 40.000, elevabile a euro 50.000 nel caso di acquisto di   beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico;
b. Contributo a fondo perduto del 75% per investimenti fino a 120.000 euro;
c. Contributo a fondo perduto del 70% per investimenti fino a 200.000 euro;

Spese ammissibili

Nell’attesa di decreto attuativo che delineerà dettagliatamente ogni tipo di spesa, sono ammissibili le spese per acquisto di beni, strumenti e servizi (soprattutto innovativi e/o sostenibili) per l’avvio dell’attività. Inoltre, sono ammissibili a finanziamento le seguenti iniziative:
a. erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare per l’avvio delle attività di cui al comma 1 del citato decreto definita   su base territoriale e di concerto con le regioni, in coerenza con il Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027 e il programma GOL;
b. tutoraggio, finalizzato all’incremento delle competenze, al fine di supportare i destinatari di cui al comma 3 del citato decreto nelle fasi di realizzazione della   nuova iniziativa;
c. interventi di sostegno all’investimento, consistenti nella concessione di incentivi per l’avvio delle attività.

Sono ammesse al finanziamento le iniziative economiche finalizzate all’avvio di attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero-professionali, in forma individuale o collettiva, ivi comprese quelle che prevedono l’iscrizione ad ordini o collegi professionali.
Le attività di cui sopra possono essere avviate in forma individuale mediante apertura di partita IVA per la costituzione di impresa individuale o per lo svolgimento di attività libero-professionale, ovvero in forma collettiva mediante costituzione di società (s.n.c., S.a.s., S.r.l., S.C., STP).
Alle imprese in forma collettiva possono partecipare soggetti diversi da quelli indicati al comma 3 del citato decreto (giovani under 35), fermo restando in tal caso l’esercizio del controllo e dell’amministrazione della società da parte dei soggetti di cui al comma 3.

Beneficiari

Sono destinatari dell’intervento i giovani di età inferiore ai 35 anni oppure le donne di qualsiasi età. Inoltre, devono essere in possesso di uno dei seguenti requisiti:
a. inoccupati, inattivi e disoccupati da almeno 12 mesi;
b. condizione di marginalità, di vulnerabilità sociale e di discriminazione, come definite dal Piano nazionale Giovani, donne e lavoro 2021 – 2027;
c. disoccupati destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori GOL.

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