Finalità

 Il credito d’imposta nella Zona Economica Speciale unica (ZES unica) è stato esteso al 2025, con riferimento agli investimenti realizzati dal 1° gennaio al 15 novembre 2025.
La dotazione e pari a 2,2 miliardi di euro per il 2025 ed è destinata alle imprese con sede nelle zone assistite delle Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e nelle zone assistite della Regione Abruzzo.

Programma d’investimento

 Gli investimenti devono far parte di un programma di ‘investimento iniziale’ secondo il regolamento UE. Possono essere oggetto di investimento gli acquisti effettuati dal 1° gennaio 2025, se diretti a conseguire almeno uno dei seguenti risultati:
• creazione di un nuovo stabilimento;
• ampliamento della capacita di uno stabilimento esistente;
• diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti o servizi non forniti in precedenza;
• cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo dei prodotti interessati dall’investimento nello stabilimento.

 

Inoltre, possono essere oggetto di investimento:
• gli investimenti di durata pluriennale avviati nel 2024 e conclusi successivamente al 31 dicembre 2024;
• gli acconti versati e fatturati prima del 1° gennaio 2025 per investimenti realizzati dal 1° gennaio 2025.

Agevolazioni

Il credito d’imposta è calcolato sulla base del costo complessivo dei beni acquistati o degli investimenti immobiliari realizzati dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025. Il limite di spesa è di minimo 200.000 euro e massimo 100 milioni di euro.

 

Saranno previsti i seguenti massimali per le grandi imprese:
40% per la Campania, la Puglia, la Calabria e la Sicilia;
30% per le regioni del Molise, Basilicata e Sardegna;
15% per le aree dell’Abruzzo che rientrano nella Carta degli aiuti a finalita regionale;


Per le medie imprese, 10 punti percentuali in più rispetto alle grandi;

Per le piccole e microimprese, 20 punti percentuali in più rispetto alle grandi.


Per i “grandi progetti” di investimento con costi ammissibili superiori a 50 milioni di euro, le intensità massime di aiuto per le grandi imprese si applicano anche alle micro, piccole e medie imprese.”

Spese Ammissibili

Rientrano tra gli investimenti:
• acquisto, anche mediante leasing, di macchinari, impianti e attrezzature, destinati alle strutture produttive già esistenti o da impiantare all’interno del territorio della ZES;
• investimenti immobiliari, è possibile investire in terreni e nell’acquisto, realizzazione o ampliamento di immobili che sono strumentali agli investimenti. Il valore di terreni e immobili non può superare il 50% dell’investimento agevolato;


in relazione agli immobili strumentali agli investimenti ed effettivamente utilizzati nella struttura produttiva nella quale si realizza il programma di investimenti, il decreto afferma che sono agevolabili anche se riguardanti beni già utilizzati dal dante causa o da altri soggetti per lo svolgimento di un’attività economica.

Beneficiari

Aziende di qualsiasi dimensione, incluse quelle che operano nei settori della produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca, dell’acquacoltura, e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura, sono idonee a usufruire dei vantaggi offerti dalla ZES Unica. Inoltre, sono inclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti.

 

Sono esclusi i soggetti operanti nei seguenti settori:
• Industria siderurgica, carbonifera e della lignite;
• Trasporti e relative infrastrutture;
• Produzione, stoccaggio, trasmissione e distribuzione di energia;
• Infrastrutture energetiche;
• Banda larga;
• Settori creditizio, finanziario e assicurativo.

Rideterminazione e certificazione

Rideterminazione del credito d’imposta
È previsto, nel rispetto del limite della dotazione di risorse, che l’ammontare massimo del credito d’imposta fruibile sia pari al credito d’imposta richiesto moltiplicato per la percentuale resa nota con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, da emanare entro dieci giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle comunicazioni. Se, dopo tale termine, l’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti risulta inferiore al limite di spesa, la percentuale sara pari al 100%. Nel caso in cui risulti superiore, l’Agenzia delle Entrate, con provvedimento direttoriale, provvederà a riparametrare la percentuale di credito.


Certificazione e termini presentazione
È prevista la certificazione del revisore. Ai fini del riconoscimento del credito d’imposta, infatti, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dall’impresa devono risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Per le imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, la certificazione deve essere rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale dei conti, iscritti nella sezione A del registro dei revisori.

Modalità e termini di presentazione della domanda

I soggetti interessati possono comunicare all’Agenzia delle entrate, dal 31 marzo al 30 maggio 2025, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2025 e quelle che prevedono di sostenere fino al 15 novembre 2025.


La fruizione del credito di imposta può avvenire a partire dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento direttoriale e non prima della data di realizzazione dell’investimento.